E’ l’argomento trattato in questa seconda serata della settimana della comunità organizzata dalla nostra parrocchia di Povolaro. Le dottoresse del Centro Rezzara hanno proposto un video di Alessandro D’Avenia che partendo dal mito di Orfeo ed Eurinice ha spiegato molto bene cosa significa amare l’altro/a.
Racconta la storia d’amore di tutte le storie d’amore. Per Orfeo ed Eurinice il giorno delle nozze accade esattamente il contrario di quello che noi ci aspettiamo. Il giorno delle nozze lei è morsa da un serpente e muore, proprio mentre è inseguita da lui in una giocosa rincorsa amorosa. Orfeo avrà le capacità di amare per riportare questa donna di cui è follemente innamorato e che stava inseguendo come oggetto d’amore? Sarà capace di renderla soggetto d’amore e quindi richiamarla alla vita sconfiggendo la morte? Che cosa ci dice il mito tra le righe?
Ci dice che l’amore salva nella misura in cui siamo disposti ad affrontare le regole della morte. Le relazioni sono come l’acqua: due atomi di idrogeno e uno di ossigeno . Ciascuno dà all’altro ciò di cui l’altro ha bisogno. Oggi invece le relazioni vengono impostate così: prendo all’altro ciò di cui io ho bisogno e divento il dio per l’altro. L’altro deve adorarmi. Invece in Orfeo ed Eurinice succede: sono disposto a morire per te? Pur di richiamarti in vita? Nei vostri cellulari scrivete in genere : TI AMO.
Ma provate a sostituirlo con: TI AMO=TU NON DEVI MORIRE E IO MI IMPEGNERO’ PERCHE’ QUESTO NON ACCADA. La serata è continuata con la presentazione del decalogo dell’amore.
L’appuntamento è per stasera in Chiesa alle ore 20,30 con d. Marco Pozza.
