“SIATE LA COPIA MIGLIORE DI VOI STESSI”: I giovani incontrano Sammy Basso

L’8 febbraio, noi ragazzi delle parrocchie di Povolaro, Dueville, Vivaro e Passo di Riva (prossime a diventare un’unica parrocchia con l’unità pastorale) ci siamo trovati per un incontro con Sammy Basso sul tema “Essere Giovani”.

Attraverso delle immagini, abbiamo giocato con Sammy su domande apparentemente banali ma su cui a volte facciamo fatica a riflettere: cosa significa essere giovani, come viviamo la fede nella nostra vita, come viviamo le scelte che facciamo ogni giorno. “Essere giovane” è per Sammy un tachimetro che va a 400 km/h perché siamo sempre veloci. A volte rischiamo che la nostra vita sia frenetica, troppo piena di impegni. Anche per lui è così (un “vulcano di idee” lo ha descritto sua mamma); e poi ci si ritrova con la difficoltà a rallentare.

Sammy non vede Dio come una corda che sostiene sempre ma anche come l’elefante (imponente e grande). Noi dobbiamo metterci del nostro per andargli incontro, tenerlo in equilibrio con la nostra vita.  Le spezie in cucina danno quel qualcosa in più. Pur sbagliando, scegliere è importante perché qualcosa di buono lo si troverà sempre.

Sammy ci ha spiegato e reso l’idea dell’essere giovani ,dimostrando la sua grande forza interiore e il suo impegno (presto arriverà alla laurea in fisica) seppur malato di una delle più gravi malattie del mondo,la progeria.

Come lui ha spiegato la progeria è una rara malattia che fa vivere alle persone un vecchiaia precoce. Nel caso di Sammy oltre alla vecchiaia un altro fattore è arrivato prima: la saggezza e l’esperienza che diciamo ne ha da vendere.

Sammy scherza su di sé. “Mi piace pensarmi come un alieno da quando in un viaggio negli Stati Uniti a Roswell, la città famosa per le voci sulla presenza di alieni, mi sono finto un extraterrestre all’interno del museo”. Dalle foto del suo viaggio in America (ha percorso tutta la route 66) ci è apparsa una vita ricca di relazioni e di esperienze nuove. Sammy ha ribadito che è importante non sentirsi mai da soli lungo il viaggio. Lui indossa sempre anche il tao di San Francesco, per trasmettere agli altri i valori che sente di vivere e portare avanti: essere comunità, sentirsi sempre se stessi mai banali, “essere la copia migliore di noi stessi”.    Sammy porta avanti una fondazione contro la malattia e i gruppi di tutte le età hanno contribuito con una raccolta fondi, destinata alla ricerca di una cura.

Già in molti hanno contribuito a questa causa come: National Geographic,Sky ,Sanremo e anche noi come comunità abbiamo fatto la nostra parte.

Un forte Grazie a chi ha organizzato e permesso questo incontro.

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