IL SINODO DEI GIOVANI A DUEVILLE: BENIAMINO INCONTRA I GIOVANI DEL VICARIATO

Sabato pomeriggio, dopo il primo incontro avvenuto venerdì sera presso la Chiesa di Sandrigo per una veglia di preghiera, si è tenuto l’incontro del Vescovo Beniamino con i giovani provenienti dall’intero Vicariato di Dueville. Un incontro “a tu per tu” quello che si è creato proprio perché, partendo dai 3 nodi risultati dai precedenti incontri nei singoli gruppi, avvenuti nelle singole parrocchie, ossia COERENZA, RIGIDITA’ & FIDUCIA e ADULTI SIGNIFICATIVI all’interno della Chiesa. L’obiettivo Vescovo con questi incontri che svolge in tutti i vicariati della Diocesi, è quello di far emergere le critiche attraverso un dialogo diretto, senza filtri, con i giovani.

COERENZA: abbiamo riflettuto su come la chiesa mette la coerenza al primo posto, considerando gli scandali attuali delle tangenti e della pedofilia; tali capi d’accusa sono legati a 3 fattori principali: sesso, soldi e sangue. Scandali che, tuttavia, coinvolgono l’intera società, in tutti i suoi gruppi perché la tentazione del potere di possesso della vita altrui è un elemento di debolezza dell’uomo stesso.

La coerenza nella chiesa, diventa allora chiedersi cosa farebbe Gesù al mio posto? Qual è la fonte della mia conoscenza (amici, famiglia, telefono) in particolare della sessualità? È parte integrante della nostra persona e, in questo senso, deve essere formata secondo quali criteri?

La COERENZA nella chiesa si dimostra con una nuova domanda: chi di voi è senza peccato per primo scagli la prima pietra. Siamo tutti peccatori (cos’è la chiesa se non una folla di peccatori che si converte??) è dunque un impegno per ciascuno di noi a riconsiderare il nostro agire personale per riuscire a cambiare direzione a tale tendenza.

Proprio per questo motivo, si ricorda a tutti gli educatori il percorso “l’amore vi giova” che partirà a febbraio 2018…a San Bonifacio, per formare sul tema della sessualità e affettività tutti coloro che volessero approfondire tale tematica.

RIGIDITA’ & FIDUCIA: La nostra Chiesa che si regge su rigide strutture, proprio perché alcuni fondamenti come la S.Messa costituiscono l’identità cristiana che si tramanda di generazione in generazione da oltre 2000 anni. Se in un gruppo, un fenomeno si ripete, allora si creeranno rigide strutture che possono essere rese mobili solo da persone in grado di recuperare più il senso della tenda rispetto al senso della struttura ferma e impassibile dinnanzi ai cambiamenti del nostro tempo. Dobbiamo recuperare una dimensione itinerante della vita, facendoci vicini e prossimi alle persone che incontriamo nel corso della vita, in ogni ambiente. Evitiamo dunque la deriva del lassismo e del rigorismo perché una morale senza Gesù la puoi trovare dovunque…ciò che ci manca è porre al centro Gesù!

Al termine di questa prima parte più riflessiva, ci siamo “messi in moto”, realizzando alcuni grandi cartelloni in cui, partendo da un colore rappresentativo per noi, abbiamo iniziato a pitturare lo spazio bianco posto davanti a noi, pur cercando di restare sempre rispettosi degli altri nell’uso dello spazio a nostra disposizione. Il secondo passo è stato quello di iniziare a dar ancor maggior vita a quelle forme e figure che iniziavano a prendere forma e, grazie all’uso di altri colori a scelta, abbiamo iniziato a riempire gli spazi vuoti “sbordando” nei confini altrui per unire insieme tutte quelle immagini che si fondevano insieme. Al termine, ci è stato chiesto di muoverci per “vedere il volto degli altri” nei vari disegni, tracciando delle linee per far apparire quei volti, quelle persone che si erano celate e create dietro a tutti quei disegni.

L’augurio è perciò quello di sentirsi parte attiva di una Chiesa che è come quel grande disegno colorato: ognuno ha il proprio posto, e il compito di diffondere l’Amore agli altri testimoniandolo con il nostro agire segnato da coerenza e un senso di vita itinerante, sulle orme di Gesù!