Venerdì Santo, alla sera, si è tenuto il rito della Passione e la processione per ricordare il giorno della morte di Cristo sulla croce. Un momento di preghiera e meditazione profonda, avvolta dal silenzio, proprio come quel momento in cui si fece buio su tutta la terra e gli uomini si accorsero della vera natura di colui che avevano condannato alla croce. Un liturgia che ci ha posti in adorazione del legno della croce su cui Gesù è stato appeso, un legno che si è caricato di tutte le sofferenze del mondo per trasformarsi poi in fonte di vita e gioia.
Ti chiediamo di ricordarti dei nostri fratelli stroncati dalla violenza, dall’indifferenza e dalla guerra;
Ti chiediamo di spezzare le catene che ci tengono prigionieri nel nostro egoismo, nella nostra cecità volontaria e nella vanità dei nostri calcoli mondani.
O Cristo, ti chiediamo di insegnarci a non vergognarci mai della tua Croce, a non strumentalizzarla ma di onorarla e di adorarla, perché con essa Tu ci hai manifestato la mostruosità dei nostri peccati, la grandezza del tuo amore, l’ingiustizia dei nostri giudizi e la potenza della tua misericordia.
Amen