L’USCITA ACR A PIAN DELLE FUGAZZE

Lo scorso weekend -18/19 Marzo- con un grande entusiasmo e una grande voglia di divertimento noi educatrici e i nostri ragazzi dell’Acr siamo partiti per l’uscita annuale, in montagna. Ad aspettarci c’era una grandissima casa, sembrava un castello, su a Pian delle Fugazze.

Siamo partiti Sabato, nel primo pomeriggio, per poi arrivare giusti all’ora della merenda, preparata con amore, come d’altronde la cena e il pranzo della Domenica, dai nostri nuovi cuochi. Il pomeriggio e la serata sono trascorsi bene e in grande allegria, abbiamo guardato il film d’animazione “La spada nella roccia”, pensato appositamente come Tema dell’uscita, abbiamo cantato e ballato tutti insieme e prima di andare a dormire, grazie ad un gioco divisi in squadre, ci siamo cimentati a diventare Scienziati, Attori, Cantanti, Poeti, Dottori… e chi più ne ha, più ne metta!

La Domenica, dopo un’abbondante colazione, ci siamo messi in gioco ri-scoprendo le nostre emozioni, sentimenti, doni e talenti. Abbiamo deciso di puntare alle due figure protagoniste del film per cercare di capire fino a dove siamo disposti ad arrivare per scoprire quale sia la strada giusta da percorrere e chi siamo noi veramente, grazie all’aiuto degli altri, delle nostre potenzialità nascoste e di Gesù, nostro amico e compagno che mai ci abbandona anche quando sembra di essere da soli. I nostri ragazzi si sono molto ritrovati nel personaggio di Semola (il piccolo ragazzino che dopo aver estratto la spada si è trovato ad essere e diventare Re Artù) perché nonostante la sua determinazione a diventare cavaliere, grazie al suo duro lavoro e alla sua grande umiltà, ha capito che non è importante usare la forza del nostro fisico per farsi vedere grandi e potenti, e non serve nemmeno andare alla ricerca della magia o di altri stratagemmi per arrivare prima alla nostra meta. L’importante è usare la testa, essere educati ed istruiti, perché la nostra forza siamo noi stessi, grazie ai nostri talenti, alla nostra bontà, alla nostra forza d’animo e umiltà. Mago Merlino invece incarna perfettamente la guida che ognuno di noi ha, magari inconsapevolmente, che si trova nella nostra famiglia, nei nostri amici ma ancora di più in Gesù. È un po’ la nostra coscienza che ci dice quando fermarci e riflettere per non sbagliare e non arrenderci mai, anche quando sembra che la nostra salita sia più dura di quanto ci aspettavamo.

Un po’ quello che ci insegna Gesù nel Vangelo della Samaritana: quello che ogni giorno facciamo e che può sembrare scontato, se visto da varie prospettive ma sopratutto se visto insieme a Gesù, assume un sapore e un gusto nuovo, è come l’Acqua della Salvezza che non disseta un istante ma disseta in eterno. Ed è con questo augurio che abbiamo concluso l’uscita insieme ai genitori dei ragazzi che hanno condiviso con noi il momento della Messa.

Siamo state davvero contente di aver trascorso insieme ai ragazzi due giorni di gioie e amicizie, perché è anche questo lo scopo di un’uscita… condividere, convivere, stringere più legami e apprezzare e solidificare quelli già esistenti.

Le educatrici

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